Cartellate al forno |
Ogni anno, ogni Natale, la tradizione di famiglia vuole le cartellate all'ora del te' il giorno della vigilia. Ricetta tramandata dalla bis nonna pugliese.
Ogni anno, la mia piccola e dolce nonna toscana , si cimentava, aiutata da mia zia, in queste buonissime cartellate, con il vincotto mandato dai parenti pugliesi!.
Adesso "il testimone" è passato ovviamente alla cara pro-zia di mandorlina che mi ha passato a sua volta la ricetta.
Cosi' un pomeriggio io e mandorlina ci siamo messe a impastare, tagliuzzare e arrotolare....non vi dico dove finivano le striscioline di pasta cruda... A forza di "mamma mammina posso mangiaLe solo questo pezzettino, dai solo piccolino,"unu" solo...!!!
Quindi tra morsichini, tagliamenti, e striscioline finite come orologio "mamma guaLda, sono le cinque", "mammina guaLda ho fatto la collana (...al matterello per stendere la pasta), "mamma posso tagliaLe?Posso giocaLe? Faccio io faccio non ti pLeoccupaLe, alloLa tu sei la bimba io la maestLa!!!!! Mamminaaaaa, posso assagiaLe, solo UNU daiiiiiii"...... si , la R per adesso l'ha lasciata per strada. Mi parlera' come una cinesina per tutta la vita????
Bene, dopo 10 minuti mi sono arresa, ho messo via la pasta (continuero' solaaaaaaaa)ma almeno una decina sono riuscita a farle =)).
Personalmete non amo il fritto, anche se devono ammettere che hanno tutto un'altro sapore le tradizionali, ma anche quelle cotte in forno non erano proprio malaccio =))), anzi.....
A voi la scelta!
N.b. Il Vincotto è un mosto d'uva ma viene fatto anche con i fichi. Ha un colore scuro e un gusto dolce . In commercio potete trovarlo nei negozi o alimentari che vendono prodotti pugliesi, oppure produrlo a casa con i fichi.
Ingredienti (ricetta di famiglia)
- 500 gr di farina 00
- 50 gr di zucchero a velo
- 70 gr di olio di semi
- Vino bianco (quanto basta per rendere un impasto compatto e liscio facile da stendere) sono andata ad occhio forse ne avro' messi 2 bicchieri!
- abbondante olio di oliva per friggere
- Vincotto
In una ciotola capiente mescolare la farina e lo zucchero. Versare l'olio di semi e mescolare. Piano piano aggiungete il vino bianco, quel tanto per avere un impasto liscio ed elastico. Impastare bene e lasciar riposare per un po'.
Ottenere dalla massa delle palline che stenderete sottilmente con un matterello, poi tagliate delle strisce di circa 3-4 cm con una rotella dentellata, piegate delicatamente in due le strisce e pizzicatele con le dita a una distanza di circa 4 cm in modo da ricavare delle conchette. Arrotolatele su se stesse formando delle rose e pizziccatele nuovamente in modo che non si aprano, lasciatele riposare. Nel frattempo accendete il forno a 180° e scaldate dell'olio di oliva in un pentolino per friggene alcune. Importante che l'olio sia profondo e ben caldo.
Per le cartellate tradizionali fritte:
Quindi appena l'olio sara' caldo immergete delicatamente le cartellate friggendole da entrambi i lati per pochissimo tempo, finche' non le verete appena dorate (io ne ho fatte un po' fritte, un po' cotte in forno). Una volta fritte lasciarle riposare a testa in giu' su carta da cucina (io ho usato un scchetto di carta tipo quello del pane) e lasciarle raffreddare e asciugare bene prima di condire.
Scaldate appena il Vincotto e poi immergetevi le cartellate in modo da impregnarle bene.
Per le cartellate in forno:
Forno caldo. Sistemate le cartellate in teglia con carta forno. Cuocere a 180° fino a quando non le vedrete dorate. Sfornare. Lasciar raffreddare. Condire con vincotto caldo con lo stesso procedimento sopra.
Ovviamente per tempistica (sarebbe sparita tutta la pasta, finita nello stomachino di mandorlina) non sono riuscita a fotografare i vari passaggi per formare le cartellate ma in rete trovate delle chiare spiegazioni con foto o video. Comunque sono piu' semplici a farsi che a dirsi!
Caretellate tradizionali fritte |
Buonissime...le ricette delle tradizioni mi mandano in visibilio
RispondiEliminaBello il tuo blog e sono anche io appassionata di cucina e fotografia...se ti va passa dal mio blog! A presto
RispondiEliminaLe conosco benissimoooo..Le fa anche mia suocera Molisana ma le cosparge di miele....questa versione con il Vin Cotto (ce l'hoooooo), mi piace ancora di più e mi fai venire voglia di provarle. Grazie per essere passata. Un abbraccione, Pat
RispondiEliminaBellissima la prima foto con le alte luci bruciate e le cartellate che emergono come rose! Anche la mia piccola adora la pasta cruda! Con il papà organizza delle vere e proprie spedizioni segrete in cucina per cercare di rubare più pasta possibile :) Le cartellate le mangio ogni Natale (mio marito è pugliese) sia con il vin cotto (molto meglio della saba che si trova al supermercato) sia con il miele. Al forno, invece, non le ho mai provate. Un abbraccio, Cat
RispondiEliminaNon le conoscevo queste cartellate, devono proprio essere una delizia, bisogna tramandare la tradizione :)
RispondiEliminaUna golosità infinita...un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaparticolari.. golose.. non le avevo mai sentite prima, ma la ricetta è davvero interessante! chissà che bontà! baci
RispondiEliminaluisa
Mi sa che abbiamo le stesse origini, piacere di fare la tua conoscenza.
RispondiEliminaAdesso sbircio un pò in giro!
Ciao Giada! Piacere di conoscerti!Il tuo blog è stupendo, la foto principale di queste cartellate poi è davvero fantastica!Ti seguo con piacere anche io, a presto!!
RispondiEliminaqesta ricetta non la conoso, ma basta guardarle per capire ce sono davvero deliziose, o l'cquolina in bocca gnammmm
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